La Via Appia antica

Questo itinerario prevede la visita di alcune interessanti città che si trovano lungo il tratto terminale della via Appia antica.

 

La regina viarum (la regina delle strade) fu cominciata dai Romani alla fine del IV sec a.C. e collegava Roma a Brundisium (Brindisi), tappa obbligata per qualsiasi rotta verso est.

La Via Appia antica: Itinerario
Foto sinistra: itinerario – Foto a destra: la Via Appia (bianco) e quella Traiana (rosa)

Le strade romane erano realizzate in modo molto efficiente, cercando di seguire il percorso più rettilineo possibile: si costruivano ponti “a schiena d’asino” per oltrepassare fiumi e burroni (vedi Canosa, Ascoli Satriano, Candela). Erano poi dotate di tutti i “confort”, con staziones (per il pernotto) e mutationes per il rifocillamento e il cambio dei cavalli. Esse avevano anche una grande importanza da un punto di vista militare, consentendo di spostare velocemente le truppe.

Alcune tappe in Puglia.

Via Appia antica

Si parte da Taranto in direzione di Grottaglie. Quest’ultima è conosciuta soprattutto per l’antica tradizione della ceramica artistica (visiteremo fra l’altro un atelier dove si producono splendidi manufatti in terracotta). Una tradizione antica, probabilmente medievale, ma che affonda le sue radici più lontano; bisogna infatti ricordare che la vicina colonia magnogreca di Taranto era un rinomato centro di produzione ceramica.

Anche Oria, detta “la città fumosa”, fu attraversata da quella che è stata la prima via di comunicazione a carattere nazionale.

Mesagne, la tappa successiva, fu a partire dal VI sec. a.C. un importante centro messapico; dopo decenni di dure lotte contro la magnogreca Taranto, la crescente potenza romana ne fece un suo municipio. Come vedremo visitando l’interessante Museo civico, la creazione delle nuove vie di comunicazione modificò profondamente la popolazione e il territorio di questa città.

colonne Brindisi

La Via Appia antica: l’ultima tappa

Brindisi è il punto d’arrivo della regina viarum, segnalato dalla presenza d’una imponente colonna alta quasi 19 metri. In origine erano due ma nel XVII sec. la seconda fu portata a Lecce e si trova oggi in piazza S. Oronzo. I più importanti personaggi dell’epoca vi transitarono in occasione dei loro viaggi verso i territori orientali dell’impero.