Musei aziendali in Puglia

Questo itinerario (realizzabile in 2 giornate) prevede la visita di alcuni interessanti musei aziendali presenti in Puglia.

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Musei aziendali in Puglia: una bella realtà.

La prima tappa parte da Andria, nella provincia di Bari, dove visiteremo il Museo del Confetto Mucci, fondato nel 2004.

Musei aziendali in Puglia

Esso fa parte del circuito locali storici d’Italia e illustra una storia che inizia nel 1894. E’ proprio in quest’anno che il capostipite Nicola Mucci allestì, a pochi passi dalla cattedrale, il primo laboratorio artigianale.

La seconda tappa del nostro itinerario alla scoperta dei musei aziendali pugliesi approda ad Altamura, sempre nella provincia di Bari, dove visiteremo il Museo del Pane Vito Forte.

Musei aziendali in Puglia

Questo museo, ambientato in uno dei forni più antichi della città (XIV sec.), intende valorizzare il rinomato Pane di Altamura DOP. Attraverso il breve percorso espositivo, potremo così conoscere la storia, i procedimenti produttivi di questo straordinario alimento. Si tratta del primo prodotto a fregiarsi del marchio DOP (“Denominazione di origine protetta” ), marchio conferito dall’UE nel 2003; questo marchio di protezione giuridica viene attribuito a quei prodotti agroalimentari le cui qualità dipendono principalmente dal luogo di produzione. Il pane di Altamura DOP è l’alimento simbolo della cultura agro-pastorale dell’Alta Murgia; la sua caratteristica principale è la longevità, qualità indispensabile per il sostentamento di contadini e pastori durante i lunghi periodi di lontananza.

Per l’ultima tappa di questo particolare viaggio attraverso i musei aziendali in Puglia, si arriva a Manduria, all’estremità sud-orientale della provincia di Taranto. E’ qui che ci aspetta il Museo della Civiltà del Vino Primitivo.

Musei aziendali in Puglia

Collocato in alcune sale ipogee della Cantina Produttori di Manduria, il museo è un suggestivo omaggio alla cultura contadina del passato e alle moderne tecniche di produzione del rinomato DOC. Secondo alcuni ipotesi, il nobile vitigno sarebbe stato portato nella regione dai Greci oltre 2000 anni fa.