Grottaglie

Guida alla visita di Grottaglie, città della terracotta.

Grottaglie è nota sopratutto per la pregevole produzione di ceramiche artistiche; essa si svolge in un vasto quartiere chiamato nel dialetto locale i “Camenn’re” (ossia i camini); nel XVIII sec., nella fase di maggiore sviluppo, si contavano ben 42 fabbriche con oltre 5000 occupati. La presenza di un florido artigianato figulino è dovuta principalmente alla facilità di reperimento della materia prima; poi non bisogna dimenticare che la città si trova a breve distanza da Taranto che in età classica fu uno dei più raffinati produttori di ceramica della Magna Grecia. Continua la guida turistica di Grottaglie.

Ceramica Grottaglie

I prodotti principali della tradizione sono due. Prima di tutto una ceramica rustica caratterizzata da una tavolozza di verde, ocra, blu, spesso decorata con il tipico galletto: appartengono a questa produzione le terrine, le giare e il famoso “capasone” (dal dialetto capase cioè grande, capiente), destinato a contenere il vino o l’olio. Poi abbiamo i “Bianchi di Grottaglie” , una produzione più raffinata caratterizzata dall’esaltazione della forma attraverso l’utilizzo dello smalto bianco.

In quasi tutte le botteghe troviamo due oggetti tipici: la “Pupa” (= la bambola) ed il “Pumo” (= pomo, bocciolo). La “Pupa” è un oggetto molto particolare legato a quello che viene chiamato ius primae Noctis o “diritto del Signore”, cioè il diritto di un signore feudale, in occasione del matrimonio di uno dei suoi servi, di trascorrere la prima notte di nozze con la moglie (del servo). Rappresenta una donna vestita in modo sontuoso, ma con il volto d’un uomo con i baffi.

Guida alla visita di Grottaglie

Da dove deriva questa strana rappresentazione?

Si dice che nel XVIII sec. un vignaiolo di Martina Franca sposò una bella donna di Grottaglie; per evitare questo “diritto del Signore” decise di sacrificarsi e di travestirsi da donna per ingannare il padrone; purtroppo fu ben presto smascherato e dovette fuggire a rotta di collo sul suo cavallo. Ci sono diverse versioni di Pupa: senza baffi, con un grande seno o a cavallo.

Pumo Grottaglie

Il secondo oggetto del tutto tipico è il “Pumo” (la mela); si presenta come un grande pomo in diversi colori e dimensioni; esso sembra ispirato al culto della dea romana Pomona, divina signora dei frutti. Questo grande bocciolo è dunque un simbolo di ricchezza e fecondità e le famiglie benestanti avevano cura di decorarvi balconi e terrazze; questa tradizione continua ancora oggi ed è oramai alla portata di tutti.

La tromba di S.Pietro

Un ultimo oggetto di antica tradizione si chiama “Tromba di S.Pietro” (vedi link), protagonista dei festeggiamenti in onore dei Santi Pietro e Paolo che si svolgono il 29 Giugno nel borgo antico; i tratta di manufatti in ceramica non smaltata che si “spernacchiano” e si rompono per allontanare malattie e debiti. Questi strumenti “usa e getta” possono essere anche di grandi dimensioni, proporzionali alle disgrazie che si vogliono scongiurare…

Angelo Traverso – Servizio Guida turistica francofona Grottaglie