Un borgo, due patrimoni.
Il comune di Monte Sant’Angelo, situato a 843 m. di altitudine sui contrafforti a sud del promontorio del Gargano, presenta una caratteristica non comune.
Conosciuta in tutto il mondo per il Santuario dell’Arcangelo San Michele (Patrimonio Unesco dal 2011), presenta sul suo territorio una seconda perla che forse non tutti conoscono.
Monte Sant’Angelo: una foresta incantata
Si tratta di una parte della cosiddetta Foresta Umbra, una lussureggiante foresta le cui faggete vetuste sono entrate dal 2017 nel patrimonio protetto dall’UNESCO.
La città di Monte Sant’Angelo: il santuario
Per i turisti di tutto il mondo (i francesi in particolare), un pellegrinaggio a questo suggestivo tempio ha un enorme interesse. In primo luogo, si tratta dello stesso culto che si celebra dal Medioevo al Mont Saint-Michel in Normandia. Secondo la tradizione, il santuario francese fu costruito su una pietra proveniente direttamente dalla città pugliese.
I due santuari furono poi costruiti dopo tre apparizioni: in Puglia, la prima risale all’anno 490. I Longobardi, che all’epoca dominavano il sud della penisola, fecero di questo luogo il loro santuario nazionale e ben presto divenne una tappa obbligata per i pellegrini d’Europa e per i crociati che si recavano in Terra Santa.
I due santuari erano infine collegati dalla Via Francigena (letteralmente «via che viene dalla Francia»); era un cammino di pellegrinaggio che, passando per Francia e Svizzera, collegava la cittadina inglese di Canterbury a Roma.
Da Roma partiva poi la via Francigena meridionale che, passando per Monte Sant’Angelo, collegava la capitale a Bari (dove erano conservate le reliquie di San Nicola) e a Brindisi (porto d’imbarco per la Terra Santa).
Considerato poi che il borgo si trova a poche decine di chilometri dalle splendide coste del Gargano, si può ben dire che questo è un luogo ideale per ritemprare tanto il corpo quanto la mente…
Servizio di guida turistica francofona a Monte Sant’Angelo: Angelo Traverso