Ostuni

Una visita guidata con una guida turistica francofona ad Ostuni, splendido borgo noto come “la città bianca“, vi permetterà di apprezzarla in modo più consapevole.

Guida alla visita di Ostuni: un candore abbagliante.

E’ definita città bianca per il fatto che ogni primavera gli abitanti del luogo perpetuano la tradizione d’imbiancare le mura delle abitazioni con calce. Questo era considerato un autentico toccasana per tutti i tipi d’infezioni e persino per la peste nera.

Ma il borgo è anche noto per altri motivi. Per esempio la facciata del Duomo di Santa Maria Assunta (fine XV sec.), caratterizzata da linee concave e convesse e da uno splendido ed enorme rosone.

L’intricato insieme di case, stradine e scalette sono gli organi interni contenuti e protetti dalla vissuta epidermide delle antiche mura. La storia di Ostuni in effetti coincide con quella della sua cinta muraria.

Ostuni

ostuni-muraglia

ostuni-porta del paradiso

I Messapi, popolazione d’origine illirica presente prima dell’arrivo dei Romani, realizzarono una prima muraglia con enormi blocchi di pietra; la ricostruirono quindi i Bizantini e poi ancora gli Angioini. In età rinascimentale, gli Aragonesi la rimaneggiano fortemente soprattutto a causa delle incursioni dei Saraceni, che spesso razziavano e massacravano con ferocia gli inermi abitanti. In questo periodo si assiste poi a una rivoluzione in campo militare; i cannoni diventano più maneggevoli e vengono caricati con palle di ferro (non più di pietra), nascono nuove e più efficienti armi da fuoco. I nuovi regnanti decisero così di utilizzare un’antica e consolidata tecnica di costruzione detta “a sacco” o doppio paramento; due robusti muri separati da una intercapedine riempita con pietre garantivano una grande solidità alla struttura.

Ostuni

La fatidica data del 20 Febbraio 1743.

Bisogna premettere che la Puglia non è considerata una zona sismica. Tuttavia essa si trova in prossimità di alcune faglie presenti nello Ionio dunque non è al riparo da forti scosse di terremoto. In quella notte di Febbraio infatti un sisma epocale colpì la Terra d’Otranto, devastando soprattutto le strutture d’epoca medievale. Esso arrecò molti danni agli edifici di Ostuni, compromettendone alcuni in modo irreversibile. Anche la protettiva muraglia ne risentì e i sindaci dell’epoca decisero di farne dei lotti da rivendere ai privati.

Con l’Unità d’Italia, non fu più necessario difendersi da nemici esterni e la città iniziò a svilupparsi al di fuori della materna muraglia, ormai relitto di un lontano passato…

Servizio Guida francofona Ostuni: Angelo Traverso