Metaponto

Guida alla visita di Metaponto: lo splendore del passato.

Guida alla visita di Metaponto
Tempio ionico

Gli Achei, provenienti dalla regione greca del Peloponneso, fondarono Metaponto tra le foci dei fiumi Bradano e Basento, alla fine dell’età del Bronzo. Il toponimo proviene dal greco meta e pontos, ossia “al di là del mare”. Le comunità locali (Enotri) non accettarono a lungo la presenza di questa ricca città di coloni stranieri e ben presto l’attaccarono e la conquistarono. In seguito, durante la seconda metà del VII sec. a.C., gli Achei la rifondarono piu bella e opuleta di prima; il loro scopo era sopratutto quello di contenere lo strapotere della vicina Taranto, colonia spartana. Il suolo fertile favoriva l’agricoltura le cui culture principali erano l’orzo, il fico e l’olivo; i coloni si impegnarono a bonificare terreni paludosi e a costruire una vasta rete di canali per il drenaggio dell’acqua.

Metaponto: il Tempio di Hera.

I numerosi santuari extraurbani dei dintorni (chora) sono il segno più evidente di questa nuova presenza. Cominciamo dunque la guida alla visita di Metaponto.

Area archeologica Apollo Licio
Area archeologica Apollo Licio

Tra essi il tempio di Hera (530 a.C.) o Tavole Palatine è certamente il più famoso e segnava il confine con il territorio della rivale Taranto.

Esso è pure conosciuto come scuola di Pitagora per il fatto che forse il grande matematico di Samo teneva proprio qui le sue memorabili lezioni.

L’ultimo rifugio di Pitagora.

Pitagora di Samo è senza dubbio il personaggio simbolo di Metaponto, ove morì con ogni probabilità nel 495.

Metaponto: ricostruzione templi
Ricostruzione templi

Ma come arrivò su questi lidi? Dopo una rivolta nella città di Crotone, nella quale soggiornava da vario tempo, si rifugiò in questa colonia che era ormai una delle più floride della Magna Grecia. Le condizioni favorevoli gli consentirono di fondarvi la sua mitica scuola filosofica e religiosa; per la prima volta nella storia, l’istituzione fu aperta alle donne e Teano, compagna di Pitagora, fu annoverata come la prima “filosofa” della storia.

L’Heraion si trova al di fuori delle mura della città e s’innalza su una collinetta a pochi passi dal Bradano.

Del tempio restano 15 colonne in pietra calcarea locale (mazzarro), 10 sul lato nord e 5 su quello sud; in origine era periptero con 12×6 colonne; la cella era costituita da pronao, naòs e adyton (o “luogo ove non si può entrare”). Nel V sec. fu dotato d’un tetto in terracotta con decorazioni policrome; infatti durante gli scavi del 1926 si sono trovati resti dell’antica decorazione ora esposti nel Museo archeologico nazionale di Metaponto. Si conclude così la guida alla visita di Metaponto.

Angelo TraversoGuida turistica francofona Metaponto